Con il post di oggi vorrei
segnalarvi “Il colore dei libri”: il
seguitissimo blog curato da Rory,
che ringrazio nuovamente sia per la recensione di “Primavera in Borgogna”, sia per la sua intervista al sottoscritto,
il cui testo riporto qui di seguito insieme al relativo link al sito. Ricordandovi
che “Il colore dei libri” lo trovate anche su Facebook, vi consiglio vivamente di visitare subito il blog
cliccando QUI.
"Buon sabato a tutti, che fate di bello stasera? Io prendo un the in
compagnia dell'autore di Primavera
in Borgogna: Luca Terenzoni!
Come e quando è nata l'idea di scrivere un libro?
Prima di tutto desidero ringraziarla per avermi gentilmente ospitato
sulle pagine de “Il colore dei libri”, e salutare tutte le lettrici e
tutti i lettori del suo blog che giorno dopo giorno vedo che stanno rapidamente
aumentando. Rispondo quindi alla sua prima domanda dicendo che l’idea di scrivere “Primavera in Borgogna”
è sinceramente nata per caso. Sono un amante della lettura, che da anni
occupa un posto importante nell’avvicendarsi delle mie giornate, ma a dire il
vero non avevo mai pensato alla stesura di un romanzo, né tanto meno di
arrivare alla sua pubblicazione. Poi, circa 3 anni fa, il soggetto alla base di “Primavera in Borgogna” ha iniziato a
delinearsi lentamente nella mia testa, con le storie dei singoli personaggi
coinvolti nella vicenda, fino a quando non mi sono sentito finalmente pronto a
mettere tutto nero su bianco.
Cosa le ha ispirato la trama di Primavera in Borgogna?
E’ stato essenzialmente il desiderio di narrare il “ritorno alla vita”
di un mio coetaneo: Francesco, un uomo
alla soglia dei 40 anni, che dopo una vita costellata di successi, non solo
in campo professionale, si trova a rimettere tutto quanto in discussione dopo
essere stato abbandonato dalla fidanzata storica a solo pochi mesi dal giorno
fissato per il loro matrimonio; ed è
proprio dalla sua profonda crisi personale che si sviluppa tutta la trama di
“Primavera in Borgogna”. Infatti, quando pensa di essere finito su di un
binario morto e che la vita non abbia più nulla in serbo per lui, ecco che
inaspettatamente gli si presenta l’occasione per ricominciare tutto da zero. A
seguito di un incontro del tutto casuale
con un imprenditore vinicolo francese, il signor Jean-Marc Robin, Francesco
deciderà di lasciare l’Italia per trasferirsi in Borgogna, accettando così la
proposta di lavoro dello stesso Robin. Qui incontrerà anche Ludivine, la sua
nuova collega, una donna tanto affascinante quanto misteriosa e complessa, che
farà ben presto vacillare il proposito di Francesco di non rimanere più
coinvolto in una relazione sentimentale stabile. Inoltre, poco dopo il suo
arrivo in Francia, da un passato solo in apparenza lontano e dimenticato inizieranno a riemergere lentamente gli
inquietanti dettagli di un fatto di cronaca nera, nel quale risulteranno
implicati sia Ludivine che il signor Robin. Per cercare di fare luce sul
mistero nel quale suo malgrado si ritroverà coinvolto, e soprattutto per riacquistare la pace della sua mente, Francesco arriverà anche a
mettereseriamente in pericolo la propria vita.
Sfondo del suo libro sono i vigneti, la stessa copertina del libro è opera sua e rappresenta dei filari di viti… come mai una tale scelta?
Se dovessi assegnare un sottotitolo al mio libro, non alcun dubbio sul
fatto che sarebbe “Niente è come sembra”;
e infatti per creare una sorta di contrasto con le atmosfere noir della storia
mi ha incuriosito fin da subito l’idea di ambientarlo fra i verdi vigneti della
Borgogna (una regione che avevo precedentemente visitato proprio durante la
stagione primaverile). Come lei ha giustamente evidenziato nella sua
recensione, “Primavera in Borgogna” non può certo considerarsi un “giallo”.
L’elemento “mistero” che ho inserito nella seconda parte della storia ha
esclusivamente la funzione di collante
alle esperienze di vita dei singoli personaggi coinvolti nella vicenda, con
le loro drammaticità e i loro lati oscuri. Per quanto riguarda invece la scelta
dell’immagine di copertina, si tratta di una foto che io stesso ho scattato
durante la visita di un’azienda vinicola in Francia quando avevo già terminato
la stesura di “Primavera in Borgogna”, ed ero in attesa della sua
pubblicazione. Mentre camminavo tra i filari di viti, all’improvviso ho rivisto
nello scorcio che ho fotografato proprio una scena da me descritta nel romanzo;
per questo motivo ho deciso di proporre quella foto alla casa editrice per la
realizzazione della copertina.
Quanto c'è di lei in Francesco,
il protagonista del suo libro?
C’è molto di me in Francesco, anche se tengo a precisare che “Primavera
in Borgogna” non è assolutamente un
romanzo autobiografico. Io e Francesco siamo molto simili caratterialmente,
svolgiamo un tipo di lavoro simile, e abbiamo diverse passioni in comune; però,
per il resto, abbiamo aspirazioni ed esperienze di vita completamente
differenti. Credo che un altro dei motivi che mi hanno spinto a scrivere
“Primavera in Borgogna” sia stata proprio la curiosità di “vedermi vivere” in
un contesto, in parte, diverso da quello in cui mi trovo abitualmente a
operare.
So che ha anche un blog, com'è nato?
Il blog di “Primavera in Borgogna” (che vi invito a visitare
cliccando QUI) è nato
soprattutto come supporto promozionale al romanzo. Nel corso dell’ultimo anno
vi ho infatti raccolto le recensioni di chi lo ha letto e apprezzato; le
interviste al sottoscritto pubblicate su diversi blog che si occupano di libri, nonché alcuni estratti
dell’opera.
Riesce a conciliare i suoi impegni di blogger e scrittore con il suo lavoro e la vita di tutti i giorni?
Sebbene la mia “vera” professione mi tenga occupato per la maggior
parte della giornata, cerco comunque di dedicarmi quotidianamente anche
all’attività promozionale di “Primavera in Borgogna”.
Cosa ha ispirato la creazione del booktrailer del suo libro?
Cosa ha ispirato la creazione del booktrailer del suo libro?
Ho cercato essenzialmente di trasmettere nelle immagini e nella musica
utilizzata per la realizzazione del booktrailer di “Primavera in Borgogna” le stesse
atmosfere noir del romanzo, ma soprattutto l’inquietudine di Francesco.
Ha già in progetto un altro libro?
Sto ultimando la stesura di una nuova storia, anche questa ambientata
tra l’Italia e la Francia. Vedremo
poi come andrà a finire…
Un'ultima domanda prima di
salutarci... Il protagonista del suo libro, Francesco, senza pensarci troppo
abbandona l'Italia, gli amici e la famiglia per trasferirsi all'estero e
ricominciare una nuova vita… lei lo avrebbe mai fatto?
Le direi subito di no; però per poter rispondere con cognizione di
causa alla sua domanda credo che dovrei trovarmi nella stessa situazione di
Francesco. Indubbiamente la sua è stata una scelta coraggiosa, dettata fondamentalmente
dalla sua volontà di “rinascere” e
di andare avanti. Sotto questo aspetto sono sicuramente simile a lui…"
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