mercoledì 5 settembre 2012

“Primavera in Borgogna” di Luca Terenzoni su “Libri e recensioni”.


Con il post di oggi vorrei ringraziare il sito “Libri e recensioni” per lo spazio dedicato a “Primavera in Borgogna”.
Qui di seguito trovate il testo della loro recensione con il relativo link al sito.

Trama:
Francesco è un quarantenne che si è appena lasciato, a un passo dalle nozze. Una mattina di primavera, mentre passeggiando a San Gimignano cerca di riafferrare il senso della sua vita, incontra un signore francese con il quale entra subito in sintonia e che gli propone di lavorare per lui, presso la sua azienda vinicola in Borgogna. Quella per la Francia è una passione che Francesco ha sempre coltivato. Si trova quindi di fronte alla possibilità di realizzare veramente il sogno di una vita. Così lascia il suo lavoro e si trasferisce pieno di entusiasmo. Le sue aspettative sono subito appagate: il posto è splendido, la collega Ludivine affascinante, il lavoro interessante. Fino a quando, oltre i colori pastello di quel paesaggio così tipicamente francese, non cominceranno a emergere i segni di un passato inquietante che riguarda sia il suo datore di lavoro, sia la bella Ludivine, della quale si sta ormai innamorando. Una prova decisiva per Francesco che, in un crescendo di colpi di scena, riuscirà a portare luce nel passato della donna   e
nel suo presente.


Commento:
Prendendo in mano Primavera in Borgogna, l'impressione iniziale che si ha è quella di un libro che racconta di un nuovo inizio e della forza necessaria che permette a Francesco, il protagonista, di ricominciare da zero lasciandosi il passato alle spalle. In realtà nel romanzo c'è molto altro e, pagina dopo pagina, vengono infatti a galla i tanti segreti nascosti nelle vite dei protagonisti che, arrivando dal passato e non ancora conclusi, tingono la trama di giallo.
Il libro è piuttosto scorrevole anche se non proprio originale nello sviluppo delle situazioni, che presentano diversi passaggi abbastanza ingenui e inutili reiterazioni, sia nell'evolversi delle vicende che nel modo di porsi dei protagonisti. Questi ultimi, infatti, nonostante la buona caratterizzazione che li contraddistingue, presentano di tanto in tanto i classici modi di fare "dell'eroe da romanzo", perdendo un po' in realismo.
L'aspetto migliore è sicuramente rappresentato dalle belle descrizioni che l'autore fa della Borgogna, dei suoi splendidi panorani, dei castelli e dei suoi vitigni, muti testimoni delle passeggiate di Francesco e delle sue riflessioni.
Un romanzo a tinte pastello che, virando dal giallo al rosa, si conclude con un lieto fine punteggiato di ottimismo. Un esordio interessante.
(Maria Guidi )

Foto: Giardini del Castello di Cormatin ( Borgogna )

2 commenti:

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